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Addio GameReactor Italia!

Dopo quasi 10 anni insieme, è il momento di dirsi addio.

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Dopo quasi 10 anni al suo timone, si conclude il 1° aprile la mia avventura da capo-redattrice di GameReactor Italia. E no, non è un Pesce d'Aprile giocato d'anticipo.
Purtroppo.

Sono stati 9 anni intensi, pieni di sfide non senza qualche pregiudizio, ma che tuttavia mi hanno permesso di crescere e coltivare una professione che è andata ben oltre la semplice passione. Quello che mi auguro con tutto il cuore è che in tutti questi anni sia riuscita a fare qualcosa di concreto, costruire qualcosa di importante, aver contribuito - come ingranaggio di un meccanismo più complesso - a diffondere la cultura del videogioco.

Talvolta anche con pezzi meno convenzionali, che andavano oltre la semplice recensione o anteprima. Perché, lo sappiamo bene, c'è una fetta di giocatori che vuole e cerca qualcosa di diverso - ed è a quel pubblico che ho sempre cercato di rivolgermi, e spero di essere riuscita, anche in piccola parte, in questo obiettivo.

GameReactor Italia è stata la mia isola felice, dove ho potuto parlare con grande libertà di videogiochi. Ma è ora giunto il momento di dirgli addio. Non sono pronta, lo ammetto, gli addii non sono mai semplici; eppure, è giunto il momento di iniziare nuovi percorsi, imbattermi in nuove sfide, aprirmi e nuove prospettive. Ripartire da zero.

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Il 2022 è iniziato per me come l'anno della metamorfosi, del cambiamento - e non solo a livello professionale. Raccolgo questa nuova sfida a piene mani, spero solo di essere pronta e all'altezza di tutto. Mi piace concludere questo arrivederci con uno dei miei brani preferiti di un libro (e film) che mi ha sempre dato grande speranza per il futuro nella sua semplicità. L'estratto di seguito è volutamente pieno di refusi ed errori grammaticali, perché è così che l'autore Marcello D'Orta lo aveva lasciato nel suo libro-diario Io speriamo che me la cavo:

«Io preferisco la fine del mondo, perché non ho paura, in quanto che sarò già morto da un secolo. Dio separerà le capre dai pastori, uno a destra e uno a sinistra, a centro quelli che andranno in Purgatorio. Saranno più di mille miliardi, più dei cinesi, fra capre, pastori e mucche. Ma Dio avrà tre porte. Una grandissima (che è l'Inferno), una media (che è il Purgatorio) e una strettissima (che è il Paradiso). Poi Dio dirà: «Fate silenzio tutti!» e poi li dividirà. A uno quà a un altro là. Qualcuno che vuole fare il furbo vuole mettersi di quà, ma Dio lo vede.

Le capre diranno che non hanno fatto niente di male, ma mentiscono. Il mondo scoppierà, le stelle scoppieranno, il cielo scoppierà, Arzano si farà in mille pezzi. Il sindaco di Arzano e l'assessore andranno in mezzo alle capre. Ci sarà una confusione terribile, Marte scoppierà, le anime andranno e torneranno dalla terra per prendere il corpo, il sindaco di Arzano e l'assessore andranno in mezzo alle capre. I buoni rideranno e i cattivi piangeranno, quelli del purgatorio un po ridono e un po piangono. I bambini del Limbo diventeranno farfalle.

Io speriamo che me la cavo».

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Grazie di tutto.

Addio GameReactor Italia!


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