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Hey! Pikmin

Hey! Pikmin

La popolare serie sbarca per la prima volta su 3DS in una nuova veste.

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Erano oramai quattro anni, dai tempi di Pikmin 3, che Nintendo non sfornava un nuovo episodio dell'amata serie Pikmin, IP che ha visto il suo primo trionfale debutto nel 2001 su Gamecube non senza un buon seguito di appassionati che, a sedici anni di distanza, continuano a proliferare. Con Hey! Pikmin, titolo in arrivo per la prima volta su Nintendo 3DS il prossimo 28 luglio, la compagnia nipponica ha deciso di passare il testimone ad un nuovo studio (Arzest) che si prendesse cura di Capitan Olimar e dei minuscoli alieni colorati anziché crearlo internamente, apportando non poche novità rispetto alla serie canonica.

Per venire, infatti, incontro alla natura portatile della piattaforma che lo ospita, Hey! Pikmin passa dall'essere un titolo fondamentalmente strategico in tempo reale ad un classico platform a scorrimento laterale, in cui tuttavia non cambia il fil rouge che ha da sempre contraddistinto la serie. Il buon vecchio Capitan Olimar precipita con la sua navicella su un Pianeta e per riuscire a ritornare a casa, deve raccogliere un ingente quantità di Luminum (30.000 unità, per essere precisi) e riuscire a rimettere in sesto la nostra astronave. Fortunatamente, anche questa volta, al fianco del Capitano ci saranno i tanti coloratissimi Pikmin che, oltre ad aiutarci a raccogliere il prezioso materiale in giro per i diversi livelli di gioco (circa una quarantina), ci permetteranno di scovare nascondigli segreti, all'interno dei quali troviamo preziosi oggetti (dentifricio, orologi a cipolla, calamite, e così via) contenenti a loro volta unità di Luminum utilissime per velocizzare il nostro ritorno a casa.

Hey! Pikmin

Da un punto di vista dei controlli, il nuovo platform di Arzest si rivela estremamente intuitivo e pienamente coerente con la natura portatile del gioco: per muovere Olimar, i giocatori possono utilizzare lo stick analogico sinistro, mentre per interagire con l'HUD e il mondo di gioco possono servirsi dello stilo e del touch-screen della console. La schermata di comandi, come dicevamo, è davvero molto minimale e lì troviamo le icone del celebre fischietto (che se premuto, permette di richiamare i Pikmin) e quella di un jet-pack, che permette al paffuto capitano di raggiungere altezze altrimenti inarrivabili per un breve periodo. Infine, per spostare i Pikmin verso un oggetto o per lanciarli contro un nemico, basta toccare l'oggetto di interesse con il pennino e i nostri fedeli amici si lanceranno in quella direzione, per poi tornare in autonomia al nostro fianco.

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Ogni livello contiene al suo interno un massimo di tre oggetti segreti e 20 Pikmin da radunare, nascosti tra i cespugli e nei luoghi più impensabili, che possiamo richiamare con il nostro fedele fischietto. I Pikmin portati in salvo alla fine di ciascun livello - perché, ovviamente, lungo il nostro percorso ci imbatteremo anche in creature più o meno spaventose e gigantesche, che vorranno papparsi i nostri microscopici amici - verranno poi inviati ad una sezione denominata "Parco dei Pikimin". Qui i piccoli alieni ci aiutano a rintracciare, nelle varie aree del parco, ulteriore Luminum, che andrà a sommarsi a quello raccolto livello dopo livello.

Procedendo nella nostra avventura, ci imbattiamo in diverse tipologie di Pikmin, che esattamente come in passato, hanno funzioni e scopi molto diversi: ci sono i Pikmin blu ideali per le sezioni acquatiche, ci sono quelli di roccia, quelli gialli - che permettono di raggiungere altezze più elevate e sono resistenti alle scariche elettriche - e così via. Per quanto riguarda il livello di difficoltà, Hey! Pikmin si rivela un titolo piuttosto semplice e facilmente fruibile anche ad un pubblico più giovane, dove anche gli accessi più segreti e nascosti o la raccolta di tutti gli oggetti speciali di ciascun livello non sono particolarmente impegnativi, non appena ci si prende la mano.

Hey! Pikmin

Accanto ai livelli canonici per ciascuna sezione (4 + 1 livello boss), ci sono inoltre alcuni livelli bonus e alcuni sbloccabili solo con alcuni Amiibo dedicati ai Pikmin: noi ad esempio abbiamo utilizzato quello di Capitan Olimar e, dopo aver risolto un piccolo puzzle, siamo riusciti ad ottenere ulteriori unità di prezioso Luminum. Non ci sembra un'aggiunta particolarmente incisiva, soprattutto perché per poter accedere a quei livelli, il giocatore "è costretto" ad acquistare le splendide statuette, una scelta che ci è apparsa un po' ingiusta soprattutto perché consentono di sbloccare Luminum altrimenti inaccessibile.

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L'aspetto che abbiamo maggiormente apprezzato, in termini di difficoltà in Hey! Pikmin sono state le battaglie con i boss: se all'inizio il primo boss è stato piuttosto semplice da sconfiggere, a mano a mano che si procede nella nostra avventura il loro livello di difficoltà si alzerà in modo graduale, un aspetto che aggiunge quell'elemento di sfida in più che sembra mancare a questo titolo. In termini di rigiocabilità, non possiamo dirci pienamente soddisfatti: proprio perché il titolo è abbastanza semplice, trovare i diversi collezionabili e tutti gli oggetti nascosti non è estremamente complicato già ad una prima run del livello, e questo toglie un po' quel gusto della scoperta che rende altri platform della stessa Nintendo e per la medesima piattaforma (uno a caso, Yoshi Wolly World) decisamente più intriganti.

Hey! Pikmin

Da un punto di vista grafico, il gioco non può dirsi eccezionale. Nonostante il level design sia particolarmente variegato e abbia caratteristiche davvero uniche che rispecchiano la natura di ciascun mondo, la cura nei dettagli non è al massimo della forma. Insomma, avremmo gradito una maggiore rifinitura da questo punto di vista, soprattutto alla luce di altri titoli portatili per Nintendo 3DS che hanno offerto un'accuratezza davvero spettacolare in passato.

Hey! Pikmin non è esattamente il titolo che ci aspettavamo dopo anni di assenza dalle piattaforme Nintendo. Nonostante il gioco sia nel complesso gradevole e divertente, non ci ha appassionato quanto avremmo voluto. La mancanza di un reale livello di sfida e un pacchetto di contenuti non esattamente al top hanno leggermente inciso sulla nostra esperienza, pur rilevandosi, alla fine, un gioco che ben si adatta alla console portatile di Nintendo, ripensato come platform anziché come titolo di strategia. Ci aspettiamo qualcosa di più nel prossimo futuro da parte di questa IP, che ci ha divertito e appassionato parecchio in passato, magari la prossima volta su Switch.

Hey! Pikmin
07 Gamereactor Italia
7 / 10
+
Gameplay estremamente intuitivo; Meccaniche con i Pikmin piuttosto interessanti; Colonna sonora varia e piacevole; Le boss fight sono molto divertenti; Level design molto vario e unico.
-
Non è eccessivamente difficile; Avremmo gradito una maggiore cura nei dettagli; I livelli Amiibo non sono un valore aggiunto; Livelli alla lunga un po' simili tra loro.
overall score
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RECENSIONE. Scritto da Fabrizia Malgieri

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