Okami HD

La fede è una cosa strana. Può dare una speranza, aprire la mente, cambiare la vita e modificare il corso della storia. Può anche far risorgere un vecchio gioco per la terza volta, nonostante le due precedenti iterazioni furono successi di critica, ma flop commerciali. È possibile che la fede di Capcom in Okami HD possa dare a un antico dio una nuova vita, e insegnare a un vecchio cane nuovi trucchi?

Okami, sviluppato dal defunto Clover Studios, fu originariamente lanciato nel 2006 per Playstation 2, prima di essere portato su Wii, completo di funzionalità WiiMote, nel 2008. Nonostante i cuori e le menti dei critici ne furono affascinati, entrambe le versioni ottennero modesti risultati di vendita. Tuttavia, con questa nuova edizione in alta definizione, in esclusiva per Playstation Network, Okami può avere finalmente una nuova, splendida casa.

Okami HD è, contemporaneamente, grazioso e delicato come un fiore di ciliegio, caldo come un sorso di buon sakè e chiassoso e pieno di avventura come un cucciolo giocoso. Si gioca nei panni di Amaterasu, la dea scintoista del sole e la madre dell'universo, assumendo la forma di un lupo bianco come la neve. Ci si risveglia da un sonno di 100 anni per liberare la terra del Giappone della maledizione portata da Orochi - una terribile donna mangia-bestie con otto teste - restituendo il colore, la bellezza e la tranquillità del mondo, attraversandolo. Si viene aiutati dal piccolo ma chiacchierone Issun, un artista errante, e Susano, discendente di un ex eroe che ci ha aiutato intrappolare Orochi un secolo prima.

È una storia classica, che prende in prestito molti elementi dalle favole e dal folklore shintoista, e si respira una semplicità e un'atemporalità che ci fa sentire come se queste storie ci fossero state tramandate nel corso dei secoli, raccontate e raccontate in eterno.

Questo approccio molto tradizionale si applica anche alle immagini di Okami, che pur essendo ormai vecchio di sei anni, sono ancora del tutto uniche e squisitamente belle. Il Giappone feudale è raffigurato in un vivido stile grafico in cel shading, che ricorda gli acquerelli sumi-e. Il mondo ed i personaggi al suo interno creano un ricco, vivace arazzo di colori e forme, dove una semplice pennellata audace nel cielo può indicare una montagna lontana, dove la vita ritorna in aree un tempo aride, in un'ondata di fiori freschi e frutta, e dove di notte il fuoco danza tranquillamente in vorticosi pennacchi di rosso e oro.

È questo stile affascinante, disegnato a mano, che rende il gameplay veramente fluido. Come un dio, il mondo è la nostra tela, e il Pennello Celestiale è lo strumento più potente nel vostro arsenale. Con esso, Amaterasu può esercitare il suo potere divino su questo mondo mistico e, momentaneamente, fermare il tempo con simboli di inchiostro su di una pergamena celeste. Ci sono tredici diverse pennellate, e gli effetti spaziano dal taglio dei nemici, fino all'evocazione degli elementi o al sorgere docile della luna o del sole nel cielo. Anche se può sembrare semplice, la meccanica del pennello è tutt'altro che un trucco, ma è fondamentale per la narrativa di Okami e per ogni aspetto del suo gameplay, legando il tutto con una semplice e piacevole eleganza.

Nel suo complesso, il combattimento non è poi così difficile. Il fulcro di Okami è la grande avventura, ma questo non vuol dire che i combattimenti non possano essere divertenti e creativi. Amaterasu guadagna armi diverse o strumenti divini, mentre progredisce attraverso la storia, e molti hanno dei vantaggi distinti. Il Pennello Celestiale entra in gioco anche durante il combattimento, in quanto i nemici hanno debolezze specifiche che possono essere sfruttate, e ci sono i bonus assegnati per il combattimento più coreografico. Molti boss richiedono di superare qualche rompicapo, ma anche in questo caso è difficile provare frustrazione, con Issun sempre a disposizione per fornire suggerimenti se si rimane perplessi per troppo tempo. In realtà, la meccanica più irritante è data dalla telecamera, che raramente - se non mai - si trova nel punto giusto.

Il combattimento non è mai troppo impegnativo, ma il Giappone è un mondo enorme, ricco di possibilità, e ci sono molti compiti da svolgere. Facendo piccoli favori, come nutrire la fauna selvatica, portando un'offerta a un santuario a lungo dimenticato o aiutando uno sconosciuto a trovare la propria tazza di tè fortunata, ci farà guadagnare le lodi - un risultato necessario sia per un buon dio che per un bravo cane. Ci sono anche dei mini-giochi su cui mettere le nostre zampe: scavare per trovare rape, evitando le legnate di una casalinga arrabbiata, vi sembrano una cosa plausibile per una divinità?

Pur essendo un dio, i nostri poteri sono sottostimati, ma ovviamente formidabili. La maggior parte dei personaggi umani che si incontrano, tuttavia, non sono in grado di vedere la nostra vera natura, e ci credono un vecchio lupo, sia pure insolitamente cordiale. Si tratta di una dinamica piuttosto dolce, che ci fa procedere in modo modesto tra la gente che dobbiamo governare e di servire, mentre essi inconsapevolmente ci fano pat pat sulla testa, sussurrano le loro più grandi paure e i desideri nell'orecchio peloso, o semplicemente passandoci prelibatezze mentre pensano che nessuno stia guardando. Si vede il mondo attraverso gli occhi di un dio, ed è pieno di stupore infantile e di piccoli gesti d'amore, più significativi a causa dell'umiltà imperante.

In questo modo, Amaterasu risulta essere un personaggio meraviglioso. Ove necessario, può essere dolce e feroce, rispondendo alle diverse preghiere delle persone che incontra. Si lamenta e piagnucola, ed ha la sua controparte in Issun, un artista arrogante. Inizialmente, Issun la segue per ragioni puramente egoistiche, ma naturalmente finisce per imparare preziose lezioni di vita e salvare il mondo. Gli altri personaggi memorabili sono i tredici dei del pennello, ognuno dei quali rappresenta un animale dello zodiaco cinese, e ciascuno di essi offre una scheggia del proprio potere ad Amaterasu. Sono una miscela irresistibile tra l'etereo e l'assurdo, e la loro interazione con Amaterasu produce alcuni filmati piuttosto affascinanti e spesso ridicoli.

Il riconfezionamento in alta definizione non ha fatto molto altro per Okami, al di fuori dell'aspetto puramente grafico. Le linee nitide e i colori offrono un impatto grafico ancora più grande, e la nuova serie di trofei soddisferanno di certo i cacciatori di tesori. L'unica altra novità è l'inclusione opzionale delle funzionalità di Playstation Move. Onestamente, però, il controller Playstation offre una maggiore precisione per le pennellate ed è meno ingombrante da usare. L'unico vero vantaggio, è che questa volta Okami è visibile e accessibile a un nuovo pubblico, a tutti quelli che si sono persi le prime due iterazioni.

Come i migliori miti e le migliori leggende, Okami è una storia che è destinata ad essere raccontata e raccontata più e più volte. Anche se non è tutto perfetto, Okami HD potrebbe essere la migliore versione di questa storia. Il suo mix di azione, platform, puzzle e avventura, a volte, ha un ritmo piuttosto lento, e con una durata di gioco superiore alle 30 ore, il titolo potrebbe quasi essere accusato di essere troppo grande. Con un mondo denso di antiche tradizioni, avvincente e ricco, però, si è pronti a perdonare Okami quando divaga un po' troppo. Anche quando ci sono ostacoli lungo la strada, si è portati a credere che il pellegrinaggio che si sta compiendo è intrinsecamente utile.

Okami HD premia chi ha fede e, in una parola, è un gioco divino.